29 febbraio 2008

Sospeso tra imperituri quesiti morali.

Che in sintesi sarebbero:

1. Uccidere una zanzara che continua a vivere con il tuo sangue, che diventa sangue del tuo sangue, è infanticidio?

2. La masturbazione è omicidio di massa?

3. C'è del pedofilo nell'immagine di un 50 enne che accompagna 13 adolescenti in un bosco, bardato di tutto punto come uno di loro?

4. Immaginare di copulare con una qualsiasi donna è astrattamente considerabile come stupro, qualora lei non ne fosse a conoscenza e benchè meno consensiente?

D: Pronto?
U: Si ciao. Avrei una proposta da farti!
D: Con chi parlo scusi!?
U: Ho trovato il suo numero per caso sull'elenco.
D: Ma chi....
U: Volevo soltanto farle presente che in quanto donna lei ha l'astratta possibilità di avere un rapporto copulatorio con me nel caso in cui la incontri per strada.
D: Ma con chi parlo e cosa vuole, guardi che....
U: Benissimo la ringrazio. A PRESTO.

Ps: Questo dialogo pur rifacendosi al principio "semplice chiamata-assenso" non ha in alcun modo l'intenzione di offendere la sensibilità delle promozioni via telefono.

28 febbraio 2008


Mi chiedo che cacchio ci stia a fare Dio, nel momento esatto in cui la massima espressione della perfezione è ritrovarmi le chiavi di riserva dell'auto dentro la stessa ermeticamente chiusa.


17 febbraio 2008

Le tre di notte sono questa città addormentata. Le strade nude, confuse, levigate dalla pioggia. Le tre di notte sono la violenza di New York, sono il mare che si stende tra Cuba e l'Australia
Le tre di notte sono io, l'auto che scorre lenta sotto le ultime gocce pioggia, bruciata nei chiaro scuri dei lampioni. Guido, un'ultima canzone che scorre alla radio. Un'ultimo filo di fumo che scorre tra i polmoni e vola via, via dall'auto oltre il finestrino...oltre. Un'ultima goccia d'acqua che pizzica il parabrezza e muore, scivolando lentamente.
Mi chiedo se anche io sia l'ultimo filo di fumo, l'ultima canzone o l'ultima goccia di qualcuno, ovunque esso sia.

15 febbraio 2008

Pensieri di primo mattino

"Non so gli altri, ma io al mattino quando mi chino per allacciarmi le scarpe penso: Cristo Onnipotente, e ORA?"

Charles Bukowski

"E' nel momento in cui infilo la scarpa e tiro i lacci che mi fermo e penso: Cacchio, e ora?"
Henry Crakowski